sono io a rubare a me stesso il tempo
ciò che prendo nel vegliarti è la coscienza del tuo abbandonarti a me
2010 – Paolo Rudelli
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Tag: tempo
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impro 81008
occhi
di veneri
risalite sul fiume del tempo
scrutano il mio fare
e
con sorrisi
porteranno profumo di bosco
ai miei eredi
2008 – Paolo Rudelli
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le sponde
può il vuoto essere teso?
improvvisamente sorpreso dalla realtà che muta
dove ogni passo fuori dal sogno si fa guado sulle infinite sponde in un delta di possibili vite
effimeramente immobile all’apice della parabola del passato e del divenire.
Pelle che si fa cuoio nell’abitudine di erigere scudi conto assedi al cuore.
le braccia
in croce
le mani
attendono di congiungersi repentinamente mutandosi in creatrici di tuono
tagliando
tranciando
fendendo
lo spazio e il tempo in un colpo mortale
lasciando, infine, fuoriuscire, libera, la linfa della vita
2007 – Paolo Rudelli
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3 text on the row
zì 
adesso è dietro e dopo
qui è prima e davanti
disteso su un filo tracciato nel tempo
mi equilibrio
sulle/tra
le paure e i sogni
rinversato con la testa
sullo spigolo del nulla, del tutto
e di me stesso (zì)
l’homme meurt
Lire entre les traits du pinceau en écartant la vie et la mort
ou la tète de l’homme
deviens animal à la bouche hurlant sang.
Rouge comme les lèvres de la femme aime…
Sont elles les vestiges d’une phagocytation inaccomplie?
Refusant le role de déesse,
elle cour laissant derrière elle la carcasse d’os
la chaire , digèree n’est plus
degenere par l’éloignement,
dans l’intimité de la moelle devient venin assourdissant
rien ne pourra taire les cris des hommes repusse par les dieux
4NJ
au-delà des océans
ton expire, me coupe le soufle
L’air vibre des notes
2003/2006 – Paolo Rudelli
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