nel mio sangue lettere senza senso
che raccolte da mani avide di senso
portate ad un unica bocca per nutrire due corpi
il torbido si discioglie nel limpido
una stessa pelle per due anime
Sembran spade insanguinate nascenti dalla terra.
Ma son steli d’erba che all’alba si mondano con gemme di rugiada.
Occhi, stanchi da una notte senza fine, tristemente incapaci di
scorgere la bellezza del mondo.
Resta la nuda pelle per sentir ardere il sole che sorge a nord.
Estratto dal video N°3 per Donnés immédiates de la Conscience By Paolo Rudelli
mi fletto alla tempesta
sposo le forme come fossi acqua
perché allora questo sintomo?
cosa non voglio lasciare che cosi duramente tengo nel costato
ora vedo che non sono cicatrici quelle che sono su di me
ma lame spezzate che ancora infisse spingono sotto pelle per uscire
come un uro ferito destinato alla morte,
accecato dal dolore ed asfissiato dal proprio sangue raggrumato,
ancora una volta schivo il colpo di grazia
solo per prolungare l’agonia
questo pubblico che non capisce il valore ancestrale del sacrificio e del rito
questo
mondo che regala “Verità” che si fanno armi affilate pur di dare una
nuova vittoria a piccoli personaggi in cerca di “senso”
ora mi siedo
qui
in mezzo alla terra
lasciando che le frustrazioni altrui cadano come pioggia
resto immobile fino a che
il mio corpo sia solo carne e soffio
apro gli occhi
vedo ferro arrugginito
che si confonde col fango rosso
il mondo troverà altro sangue per nutrire la sua esistenza di rancore
deserti e fiori
Nessuno insegna a coltivare le terre dell’amore…
Come fanciulli, gli occhi abbagliati da miraggi, in aridi deserti vorremmo far crescere fiori…
Versato sangue ed offrerta l’ultima lacrima d’acqua affinché il domani sia pieno di fragranze di primavere.
Finché caduti, assetati e col cuore che nulla più può far scorrere nelle vene svuotate dalla linfa.
Ma
le membra seppur’esauste ci porteranno fino a dove il prossimo
risveglio sarà quello di una carezza di un petalo, e la sete placata
dal più dolce dei frutti…
le costole devo averle perse cedendole ad innumerovoli Eve.
ora il cuore senza gabbia e senza rifugio
viene strizzato da labbra insaziabili.
sento un fluido sgorgarne
credo sia sangue…
ma vedo latte bianco straripare
dal torace offerto.