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Love

una stessa pelle per due anime

nel mio sangue lettere senza senso
che raccolte da mani avide di senso
portate ad un unica bocca per nutrire due corpi
il torbido si discioglie nel limpido
una stessa pelle per due anime

2010 – Paolo Rudelli

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Life Love

emo-rugiada

Sembran spade insanguinate nascenti dalla terra.
Ma son steli d’erba che all’alba si mondano con gemme di rugiada.

Occhi, stanchi da una notte senza fine, tristemente incapaci di
scorgere la bellezza del mondo.
Resta la nuda pelle per sentir ardere il sole che sorge a nord.

2010 – Paolo Rudelli

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Parole

libero … sento

libero

il sangue scorre

scioltesi

le vene in un sogno

sapore di realtà

sulle labbra

sento

2008 – Paolo Rudelli

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Life

fresh blood

‘Now’ gonna be in Me tomorrow
not as recollection
but as fresh blood

2008 – Paolo Rudelli

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Life

E(a)ffetti collaterali

il catrame del mio passato
sciogliendosi
nel bianco bagliore dell’alba
non lascia scorie nelle mie viscere.

ma come mondare le traccie di livido dolore
che per proteggere ciò che più amo
ho elargito senza remore?

per l’uomo “impeccabile”
la legittima difesa non giustifica l’omicidio

il mio amore non giustifica le mie mancanze

conto da giorni, i feriti lasciati sul campo da una guerra non loro.

inutile versare lacrime che mai diverranno unguenti.

serenamente constato la mia impotenza innanzi
al sangue che cola

con-fido nella vostra passione

2008 – Paolo Rudelli

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Life

fango rosso (psicosoma muscolare)

Estratto dal video N°3 per Donnés immédiates de la Conscience By Paolo Rudelli

mi fletto alla tempesta
sposo le forme come fossi acqua
perché allora questo sintomo?
cosa non voglio lasciare che cosi duramente tengo nel costato

ora vedo che non sono cicatrici quelle che sono su di me
ma lame spezzate che ancora infisse spingono sotto pelle per uscire

come un uro ferito destinato alla morte,
accecato dal dolore ed asfissiato dal proprio sangue raggrumato,
ancora una volta schivo il colpo di grazia
solo per prolungare l’agonia

questo pubblico che non capisce il valore ancestrale del sacrificio e del rito
questo
mondo che regala “Verità” che si fanno armi affilate pur di dare una
nuova vittoria a piccoli personaggi in cerca di “senso”

ora mi siedo
qui
in mezzo alla terra
lasciando che le frustrazioni altrui cadano come pioggia
resto immobile fino a che
il mio corpo sia solo carne e soffio

apro gli occhi
vedo ferro arrugginito
che si confonde col fango rosso

il mondo troverà altro sangue per nutrire la sua esistenza di rancore

io ora posso andare a raccogliere fiori

2007 – Paolo Rudelli

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Life

da questa parte!

torbidi pensieri che come colpi di martelli
forgiano lame affilate dalle paure

in un labirinto di bisturi dove ogni respiro diviene salasso
chiudo gli occhi per obliare l’immagine del riflesso del mio passato

cerco l’uscita di un futuro splendido nel pungente odore di sangue

©2007 – Paolo Rudelli

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Love

scritto in risposta a…

deserti e fiori
Nessuno insegna a coltivare le terre dell’amore…
Come fanciulli, gli occhi abbagliati da miraggi, in aridi deserti vorremmo far crescere fiori…

Versato sangue ed offrerta l’ultima lacrima d’acqua affinché il domani sia pieno di fragranze di primavere.
Finché caduti, assetati e col cuore che nulla più può far scorrere nelle vene svuotate dalla linfa.

Ma
le membra seppur’esauste ci porteranno fino a dove il prossimo
risveglio sarà quello di una carezza di un petalo, e la sete placata
dal più dolce dei frutti…

si passerà…

2007 – Paolo Rudelli

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Love

cuore da mungere

le costole devo averle perse cedendole ad innumerovoli Eve.
ora il cuore senza gabbia e senza rifugio
viene strizzato da labbra insaziabili.
sento un fluido sgorgarne
credo sia sangue…
ma vedo latte bianco straripare
dal torace offerto.

2007 – Paolo Rudelli

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