nella libertà dei sogni hai inseguito il Fauno.
La luce del giorno, nei tuoi occhi,
non creava orma della sua sagoma sfuggente.
Il Mito che si muove selvaggio è Vento che danza.
Gli davi la caccia, nelle ombre delle foglie, con l’occhio magico.
Sapevi, che la sua impronta, nella carne tua, non avrebbe lasciato.
Ma paziente cercavi il suo viso di bestia nelle faccie degli uomini.
Le foglie cadute, in una notte d’autunno, è venuto.
Con gli occhi serrati l’hai visto
e con il coraggio della follia l’hai seguito.
Sarai felice.
(alla memoria di una cara amica che non c’é più)
2006 – Paolo Rudelli

Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.